Sede Dell'Associazione Degli Appaltatori Turchi / AVCI ARCHITECTS

Il progetto è stato il risultato di un concorso di progettazione limitato con un brief che ha posto un grande interesse nei principali approcci di progettazione ambientale. Così il team di progetto costituito fin dall’inizio era un gruppo multidisciplinare, sia internazionale che locale che includeva l’Atelier Ten di Londra come ingegneri ambientali. L’edificio completato è già considerato una vetrina del design ambientale all’avanguardia, che ha alzato il livello non solo per designer e clienti allo stesso modo ad Ankara, ma nell’intera Turchia. In effetti, un edificio del genere non si troverebbe fuori luogo nemmeno nelle strade di Londra o New York.

Il brief in molti modi è tipico di un edificio HQ, che ospita essenzialmente un’associazione di appaltatori, che rappresentano la crème de la crème dell’industria edile in Turchia. Questi stessi appaltatori istituiscono 33 dei maggiori appaltatori principali della Turchia che si collocano al 2 ° posto solo dopo la Cina nel mondo. La Francia occupa la terza posizione. L’edificio, quindi, è progettato come una vetrina delle capacità degli appaltatori turchi ed è considerato un esempio di ciò di cui tratta l’industria. Pertanto, l’agenda per affermarsi anche come l’istituzione più responsabile dal punto di vista ambientale in Turchia rende l’Associazione degli appaltatori turchi una proposta unica in questo mercato. Le funzioni comprendono, oltre agli uffici per l’amministrazione e l’orientamento, una serie di elementi pubblici quali una sala conferenze,

L’edificio si articola per rivelare queste funzioni ed è organizzato per rifletterle nel modo più trasparente possibile al mondo esterno. Man mano che si risale l’edificio da zero, i crescenti gradi di privacy richiesti nel programma posizionano questi elementi in una gerarchia naturale, collocando in alto il salotto più privato e in basso gli spazi espositivi e conferenze più pubblici. L’atrio che attraversa la massa rivela invece tutte queste funzioni all’ingresso, mentre collega l’edificio al piano stradale al demanio pubblico e salendo alla sommità dell’insieme funge anche da dispositivo di ventilazione naturale per tutto il spazi pubblici aperti. Il principio di base della trasparenza istituzionale del TCA, sia concettuale che strutturale, definisce il progetto fin dall’inizio.

Un sistema sotterraneo di raffreddamento a labirinto viene utilizzato per sfruttare l’escursione termica diurna del clima locale di Ankara, che in estate indica una differenza di 15-20 gradi tra notte e giorno.

La pelle esterna è composta da due strati; il primo un classico sistema di pannelli per facciate vetro-vetro senza cornice o vetro-metallo. Il secondo è uno strato di schermatura in rete di acciaio inossidabile. La delicatezza di questo sistema di schermatura consente agli occupanti di rimanere in contatto con le viste esterne, conferendo una densità reattiva alla rete che varia in base all’orientamento solare e quindi all’esposizione alla luce solare. Di giorno lo schermo permette di articolare le masse funzionali, mentre di notte l’edificio illuminato internamente svela l’insieme, diventando in un istante una sorta di candela moderna che brilla con grazia di notte. Questa trasparenza mentre ti invita a entrare, consente di mantenere una forte relazione con il mondo esterno che ti tiene dentro mentre rafforza questa relazione con il dominio pubblico.

Internamente ed esternamente si pone l’accento sull’uso di materiali naturali, come legno e pietra, che contrastano con le superfici relativamente dure delle superfici in calcestruzzo a vista. L’illuminazione è l’aspetto più critico degli interni in quanto viene utilizzata per evidenziare queste superfici sia direttamente che indirettamente. Naturalmente tutti i materiali utilizzati sono di provenienza locale e scelti per ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Il marmo proveniente dall’esterno della città di Kastamonu è utilizzato sulle facciate nord e nord-ovest dell’edificio come sistema di rivestimento esterno per la protezione dalla pioggia. I giunti tra i pannelli in pietra, che sono appesi alla struttura in calcestruzzo con un sistema di fissaggio in acciaio zincato, sono lasciati aperti per consentire alla pioggia di defluire attraverso la facciata e fuori. Questi dettagli aperti ci consentono di creare un dettaglio estremamente preciso e nitido tra i pannelli di pietra. Alla pietra viene data una finitura ruvida che mette in evidenza le strutture fossili dietro gli strati superficiali e dona una sensazione organica al trattamento della facciata che contrasta con le finiture raffinate e precise degli elementi in vetro, metallo e acciaio inossidabile.

Su tutte le superfici rettificate esternamente viene utilizzata una pietra basaltica più scura di Kayseri. Anche in questo caso il basalto è rifinito con una finitura patinata per conferire alla pietra un aspetto naturale. La scelta della pietra scura fa sì che il resto dell’edificio si libra sopra il suolo in quanto conferisce all’insieme una base naturale. La pietra delle finiture del pavimento è ripresa dalle scale e anche nella piscina riflettente adiacente all’ingresso.

Internamente i materiali sono scelti in contrasto con l’utilizzo di strutture in acciaio, che sono verniciate di un grigio metallizzato antracite scuro, mentre le superfici delle pareti sono rifinite con pannelli impiallacciati noce, vetro e pannellatura acustica bianca. L’uso delle superfici in pietra continua nelle aree pubbliche al piano terra, sotto forma di una pietra levigata di Afyon, in grandi pannelli per dare la sensazione di essere stati scolpiti da un grande pezzo di pietra. Questo elemento continua la scala principale dell’atrio.

Pannelli solari, celle solari, rastrelliere per biciclette, stazioni di riciclaggio e riciclaggio delle acque grigie e piovane sono alcune delle altre caratteristiche ambientali sensibili dell’edificio.

Il progetto vincitore del certificato LEED Platinum è uno sforzo di progettazione integrato, coordinato fino all’ultimo dettaglio con sperimentazione e studio basati su metodi di progettazione/sviluppo e incoraggiando l’uso di risorse e materiali locali e contribuisce così a una delle industrie più forti e tradizionali della Turchia.

Planimetria Planimetria Planimetria Planimetria Sezione Diagramma Sezione Sezione

Dettagli del progetto:
Località: Ankara, Turchia
Tipo: Uffici
Area di costruzione: 7138 mq
Data di fine costruzione: 2013
Architetti: AVCI ARCHITECTS
Team di progettazione del concorso: Selçuk Avcı, Burak Ünder, Buşra Al, Markus Lehto
Team di progettazione: Selçuk Avcı, Burak Ünder, Tayfun Aksoy, Büşra Al, Begüm Tırpancı, Ufuk Berberoğlu, Cem Fırat Bayır, Berkin Lale, Berkan Çelik, Atılım Yılmaz